Superbonus: spunti vari.

  • La ventilazione meccanica è agevolabile

Diversamente da quanto detto in precedenza, i sistemi di ventilazione meccanica POSSONO ottenere il Superbonus se la loro installazione avviene unitamente ad un intervento di coibentazione dell’edificio o di sostituzione degli impianti. Lo spiega l’ENEA in una risposta ad una domanda pubblicata tra le Faq sulla detrazione fiscale.

L’Enea ha spiegato che nel caso di una nuova costruzione, di ristrutturazioni importanti o di edifici sottoposti a riqualificazione energetica sia necessario procedere alla verifica dell’assenza di rischio di formazione di muffe e di condensazioni interstiziali.
A riguardo, il professionista deve allegare all’asseverazione una relazione dalla quale emerga che: l’installazione del sistema di ventilazione meccanica sia l’unica soluzione per garantire l’assenza di muffe e condense, ma anche che il sistema di VMC installato ottenga un risparmio energetico.
La conclusione a cui arriva l’ENEA è che l’agevolazione, spetti solo ai sistemi di VMC dotati di recupero di calore.

  • L’agenzia delle Entrate emette un chiarimento sui posti auto

I posti auto pertinenziali fanno crescer il massimale del Superbonus moltiplicando le somme che è possibile portare in detrazione: devono però essere collocati nello stesso edificio nel quale viene effettuato l’intervento di ristrutturazione.

  • Le proroghe del Superbonus

Entra in vigore la Legge 101/2021 sul Fondo Complementare al PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che introduce la proroga del Superbonus per condomìni, persone fisiche proprietarie di edifici plurifamiliari fino a 4 unità immobiliari e case popolari.
La legge, però, non fa riferimento a quell’articolo del Decreto Rilancio che coordina la possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito avendo quindi come conseguenza, la perdita della sua attrattività.
Si rimane ovviamente in attesa di un allineamento delle due opportunità.

  • Superbonus, rischio di sanzioni anche con la Cila semplificata

Con il decreto legge 77/2021, sono stati resi più agevoli gli interventi del superbonus togliendo ai tecnici l’incombenza di ricostruire i passaggi delle varie autorizzazioni, permessi e licenze dal settembre 1967 in poi; spetta però all’amministrazione del Comune verificare le procedure.
MA il problema si pone nel momento in cui i Comuni assistono al deposito della Cila con planimetrie catastali che non corrispondono a quelle meno recenti già presenti in Comune. In questo caso, non è il tecnico che ha presentato la Cila a rischiare, piuttosto il proprietario – il quale comunque non rischia la perdita del bonus secondo l’articolo 33 del Dl 77/2021 che limita l’applicazione della normativa sulla perdita dei benefici fiscali -.
La Cila del bonus non sistema le irregolarità pregresse, ma il Comune può intervenire.

  • Superbonus, via libera alla detrazione anche con abusi edilizi

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze conferma:
ANCHE GLI EDIFICI CON IRREGOLARITÀ POSSONO USUFRUIRE DEL SUPERBONUS

Si tratta di una semplificazione che torna utile nei condomìni con molte unità immobiliari, per evitare che le irregolarità commesse da pochi condòmini pregiudichino la possibilità di far partire il cantiere per la riqualificazione energetica o la messa in sicurezza antisismica.
Si ritiene però che la risposta debba essere contestualizzata al caso specifico e non alle casistiche di abusi edilizi di qualsiasi genere.

  • Superbonus e decori sulle facciate

Sul piano tecnico, l’isolamento della facciata presuppone la rimozione e il riposizionamento degli elementi architettonici e decorativi presenti che incide in modo significativo sulla realizzazione del cappotto termico esterno (anche sul piano economico).

A questo punto ci si chiede… ma il Superbonus copre i costi di rimozione e riposizionamento degli elementi decorativi?
L’Agenzia delle Entrate risponde che tali interventi sono ammessi al Superbonus se servono per eseguire i lavori di coibentazione dell’involucro, ma che deve essere il tecnico abilitato ad attestare che sia presente una correlazione tra la realizzazione del cappotto e la rimozione e riposizionamento degli elementi architettonici.

  • Villette e Superbonus

Esiste una soluzione per non rischiare che alcune villette che al 30 settembre scorso non hanno presentato una Cilas o un progetto per demolizione e ricostruzione non usufruiscano della possibilità di accedere al superbonus dopo il 30/06/2022: trasformare le suddette villette in condomini per far sì che rientrino nella proroga al 2023, se gli edifici hanno la possibilità di essere divisi.

Come fare?
La via meno tortuosa da seguire prevede che i box vengano ceduti a terzi in modo da creare la situazione in cui siano presenti almeno due proprietà diverse di almeno due distinti proprietari all’interno di un unico complesso.
Ma ancora più semplice è il caso in cui l’edificio sia composto da due abitazioni che non sono mai state accatastate separatamente, in quanto con la separazione delle due abitazioni il complesso diventerebbe una palazzina con un unico proprietario e rientrerebbe nel caso dei condomini per cui la proroga è al 2023.